In virtù della collaborazione instaurata con la Direzione regionale dei Musei Lombardia che, ricordiamo, ospita al MuPre Museo della Preistoria i nostri “Eventi speciali”, SEGNI 2023 è lieto di accogliere nel suo programma le presentazioni di due mostre fotografiche che avranno luogo entrambe nella giornata di sabato 2 settembre, una al Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica a Cividate Camuno e l’altra al MUPRE – Museo della Preistoria della Valle Camonica a Capo di Ponte.
I lavori esposti nascono all’interno dell’ampio progetto Tredici fotografi per tredici musei: un percorso, affidato a tredici giovani artisti italiani, di esplorazione e interpretazione dei musei statali lombardi. Una committenza pubblica della Direzione regionale Musei Lombardia (Ministero della Cultura) con la collaborazione scientifica del Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo.
Ma andiamo con ordine:
Sabato 2 settembre, alle ore 11.00, si terrà al Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica di Cividate Camuno la presentazione della mostra:
STORIA NATURALE del collettivo Vaste Programme
Il progetto del collettivo Vaste Programme prende le mosse dall’incontro pacifico tra Camuni e Romani raccontato dal Museo di Cividate Camuno riattivando, tramite la fotografia e la tecnologia 3d, una relazione ideale e visiva tra i reperti, il territorio e le culture che li hanno generati.
>>> La mostra sarà visitabile fino al 25 febbraio 2023
Nel pomeriggio di sabato 2 settembre, alle ore 15.00, saremo invece al MUPRE – Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica, a Capo di Ponte, per la presentazione della mostra:
TEMPO UOMO NATURA
Sguardi sui musei della Valle Camonica
Fabio Barile
Marina Caneve
Caterina Morigi
Fabio Barile inserisce i Massi di Cemmo in una storia dal respiro geologico, ripercorrendo temi quali la sacralità della roccia e il senso dell’abitare lo spazio dalla preistoria a oggi. Marina Caneve guarda il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane come un unico grande organismo vivente, dove esseri umani, animali e forme vegetali si intrecciano in una serie di temporalità a ritroso, svelando un ecosistema stratificato e complesso. Caterina Morigi si concentra sulla “maggioranza assente” negli oggetti del MUPRE, dando cittadinanza alla grande mole di reperti deperibili mai giunti fino a noi, riabilitando così alla storia componenti legate a una sorta di intimità, alla casa, al corpo.
>>> La mostra sarà visitabile fino al 25 febbraio 2023,