Dove: Casa Zitti
Presentazione mostre:
sabato 26 agosto | ore 17.00
Presentazione delle mostre:
Accendere la passione, C’è tutt’un mondo, La magia della Luce
Accendere la passione
Lo sport come vissuto condiviso
Fin dalla sua nascita lo sport è un fenomeno collettivo che inorgoglisce chi lo fa e affascina chi lo osserva. Un tempo questo senso del vivere ricco di simbologie, ritualità, metafore era descritto solo nelle parole di grandi poeti come Omero e rappresentato nella statuaria o nella pittura vascolare. L’avvento della fotografia ha cambiato profondamente la nostra percezione dello sport perché quanto ci si immaginava ora aveva un corrispettivo reale con cui da allora tutti ci si è dovuti confrontare: gli atleti nel loro presentarsi, gli spettatori nell’osservarli, i fotografi nel riprenderli. Se i ritratti sono diventati interessanti testimonianze di sapore antropologico, è la documentazione dei gesti atletici che ha rivelato da una parte il fascino di quanto l’occhio poteva aver solo recepito per un attimo e dall’altra l’abilità del fotografo nel cogliere l’istante decisivo, nello scegliere l’inquadratura più suggestiva, nel racchiudere in una sola immagine quel senso di epicità che da sempre attraversa lo sport.
C’è tutt’un mondo
Dal cortile intransigente all’universo inclusivo
Il presente non fruisce né del fascino dei tempi remoti di cui spesso si sopravvalutano gli aspetti positivi né dell’incanto misterioso di quelli che devono ancora arrivare ma ha il vantaggio di confrontarsi con la realtà che è dialettica e non fa necessariamente vincere i peggiori istinti che talvolta sembrano prevalere. Da queste considerazioni la Fondazione 3M è partita per dare il proprio contributo a una visione del mondo aperto e inclusivo come è quello che tutti dovremmo meritarci. Il suo archivio fotografico si è rivelato ancora una volta una preziosa fonte di spunti e intuizioni che hanno consentito di creare una nuova, inedita mostra: “C’è tutt’un mondo. Dal cortile intransigente all’universo inclusivo”. Le trentaquattro immagini che la costituiscono sono opera di sedici autrici e autori diversi per formazione, stile ed età, tutti perciò accomunati da uno sguardo che sa posarsi con sensibilità e delicatezza su una realtà che al razzismo, all’intolleranza, al fanatismo sa contrapporre il desiderio di accoglienza, generosità, comprensione. (Roberto Mutti)
La magia della luce
Forse potrà sorprendere che l’Archivio Storico Fotografico della Fondazione 3M fra le sue quasi 110.000 opere fra stampe, lastre, negativi, diapositive e album di oltre 1.300 autori conservi una corposa sezione riservata al cinema. E’ una presenza legata all’origine stessa dell’archivio che formalmente si inaugura nel 1984 ma nasce da un corpus iniziale creato nel dopoguerra dall’azienda Ferrania (poi acquisita nel 1964 da 3M) che produceva, unica in Italia, sia pellicole fotografiche che cinematografiche. Oggi queste opere hanno assunto il ruolo di testimonianza: lo dimostra la differenza fra i primi scatti che evocano le atmosfere teatrali e quelli successivi quando l’arrivo di autori come Franco Pinna, Tazio Secchiaroli, Pierluigi Praturlon legati allo stile reportagistico conferisce alle immagini un nuovo dinamismo.. Se in genere le riprese riguardano le scene più significative dei film, altrettanto interessanti, come si vede in questa scelta, sono le fotografie di backstage dove i protagonisti sono gli operatori, i macchinisti, i registi in un intrigante panorama che, sia pure involontariamente, sembra anticipare il François Truffaut di La nuit américaine. (Roberto Mutti)
FONDAZIONE 3M
Fondazione 3M – ETS si propone come esempio dell’attenzione che una delle più importanti e innovative realtà industriali esercita in ambito scientifico, culturale e sociale.
Due sono le anime di cui si compone: l’Osservatorio Sociale e l’Archivio Fotografico.
Una delle principali risorse è l’archivio fotografico, ereditato dalla storica azienda Ferrania, riorganizzato e digitalizzato costituito da circa centosette mila immagini che raccontano la storia dei nostri costumi e della nostra civiltà. www.fondazione3m.it
L’archivio fotografico della Fondazione 3M raccoglie, inoltre, foto scattate sui set cinematografici negli anni ’50 e ’60, e immagini di star del cinema e scatti di autori che hanno raccontato il nostro Paese. In questo archivio, la Fondazione 3M ha dato corpo al suo impegno di completare la ricognizione e la riqualificazione di tutte le più importanti collezioni fotografiche dell’archivio storico e delle collezioni fotografiche del Fondo Lanfranco Colombo, del Fondo Sommariva, l’archivio di Ghitta Carell, fotografa del mondo del potere e ritrattista preferita della nobiltà a cavallo degli anni ’30 e ’50 e le raccolte firmate di Elio Luxardo, oltre a di fondi contemporanei.