Dove: CittàDellaCultura
Presentazione mostra: venerdì 10 settembre | ore 17,00
Subito dopo l’inaugurazione della 7a edizione di SEGNI Festival della Fotografia, Giovanni Mereghetti presenterà la mostra di Patrizia Wyss, realizzata in collaborazione con A.F.I. – Archivio Fotografico Italiano.
_____
I colori, i sorrisi di Patty
Patty aveva un modo originale e solamente suo per approcciarsi alla creazione di un’immagine. Prima di ogni fotografia nutriva il bisogno di immergersi nella situazione, di capire, di approfondire, di metabolizzare. Non scattava perché bisognava scattare. Non era assetata dell’istantanea a tutti i costi, fotografava quando sentiva le vibrazioni della sua anima. Ogni sua fotografia era fine a se stessa e univoca. Il suo fotografare era anzitutto un progetto mentale, meditato nell’istante in cui il desiderio della rappresentazione personale entrava a far parte della metamorfosi cerebrale. La sua ambizione primaria era quella di fissare e riportare un frammento di vita quotidiana. Quella del suo mondo interiore che, per innata discrezione, lasciava poco trasparire. I soli occhi non le sono mai bastati, il suo sguardo aveva bisogno di andare oltre la pura visione. Non la si vedeva mai “spianare” l’obiettivo di fronte a una persona. Neppure davanti a un paesaggio si approcciava con arroganza o indelicatezza. Patty era dotata di un rispettoso sesto senso che sbalordiva. Era invisibile quando metteva a fuoco. Per lei la fotografia era il punto di arrivo di un pensiero, la fine di un’esperienza raccontata in un centoventicinquesimo di secondo. Sapeva strappare sorrisi nella disperazione di uno slum di Calcutta, conquistare la simpatia di uno sconosciuto incontrato per caso in un caffè, creare la delicata intesa per illuminare gli occhi di una donna in chador. Patty, nello sconforto dei sud del mondo, sapeva dar luce alla vita. Nonostante i colori, mai fuori posto, le sue fotografie non hanno mai avuto una chiave di lettura diretta. Avevano, e hanno tuttora, la necessità di essere contemplate oltre il bordo del fotogramma. Dove finisce il puro piacere dell’estetica. Dove iniziano le storie della vita di noi uomini del terzo millennio. Giocava con le cromie, le manipolava, ne diventava padrona, per poi metterle nell’essenzialità caleidoscopica dei suoi pensieri. A volte provava a essere sconnessa nelle sue inquadrature, era attratta da questa idea di trasgressione visiva. Ma lei era rigorosa e disciplinata nella professione. E nella vita. La sua missione artistica era quella di abbellire il mondo.
Il progetto I colori, i sorrisi di Patty è realizzato in collaborazione con A.F.I. – Archivio Fotografico Italiano.
L’Archivio Fotografico Italiano dal 2006 si dedica alla valorizzazione, conservazione e diffusione della fotografia d’autore, progettando e sviluppando ricerche finalizzate ad accrescere il patrimonio visivo, storico e contemporaneo, con lo scopo di arricchire qualitativamente la propria collezione. Collabora con enti pubblici, archivi privati, scuole e istituti, proponendo percorsi didattici, educativi e di gestione del patrimonio visivo, con particolare attenzione anche al collezionismo, partecipando ad eventi internazionali.
L’intero ricavato della vendita delle fotografie sarà devoluto in beneficenza all’Associazione (…)
_____
PATRIZIA WYSS. Ha vissuto in Canton Ticino, ma era originaria della Svizzera francese. Dopo aver conseguito il diploma di disegnatrice d’interni allo CSIA di Lugano, inizia la sua collaborazione con un noto studio di architettura svizzero. Negli anni, parallelamente alla sua professione di disegnatrice, sviluppa l’interesse per la fotografia, prima con la tecnologia analogica e successivamente col digitale. Grande appassionata di viaggi in terre lontane, ha sempre utilizzato lo strumento fotografico per fissare istantanee e frammenti di vita quotidiana, vissuti durante il suo peregrinare per le strade del mondo. Negli ultimi anni i suoi interessi si sono focalizzati prevalentemente nel reportage socio-geografico, nonché nell’elaborazione e nella creazione di opere legate alla natura.
Nella sua carriera di fotografa ha collaborato con agenzie internazionali di fotografia di stock.
“Erodoto 108” – la rivista che si occupa di viaggi, luoghi e persone – le ha dedicato il primo volume della collana editoriale I libri volanti. Le sue opere fotografiche sono state premiate in prestigiosi concorsi fotografici svizzeri e fanno parte dell’Archivio Fotografico Italiano.